Art. 1
Il presente regolamento è specifico per i soggetti di razza
Alpenlaendische Dachsbracke iscritti ai libri genealogici
riconosciuti F.C.I. e dovutamente tatuati. Potranno
tuttavia essere ammessi, e vi parteciperanno sub condizione, anche
cani con in corso l'iscrizione al L.I.R.. Possono
essere iscritti al test di "Abilitazione di Cane Limiere"
i soggetti che abbiano compiuto i 12 mesi d'età. Non sono assegnati
punteggi e qualifiche, ma solamente un giudizio d'idoneità.
Sono escluse dalla prova le femmine in calore, ad eccezione per i
test organizzati per le sole femmine. Un soggetto non può essere
testato per più di due volte in un anno e dopo tre verifiche
con esito negativo, non potrà più partecipare ad alcuna
verifica.
Art. 2
La prova potrà essere organizzata in terreno libero, in Z.R.C,
all'interno delle A.F.V. o A.A.T.V., in recinto (minimo dieci ettari
e con la presenza di altre specie d'ungulati) o in altra istituzione
di gestione faunistica, in qualsiasi periodo dell'anno.
Art. 3
Il Comitato organizzatore dovrà, preventivamente e congiuntamente
con i Giudici, prevedere il numero dei collaboratori necessari per
verificare il mattino stesso del test il passaggio o la presenza dei
cinghiali nelle zone previste per il test stesso. I collaboratori
dovranno essere persone preparate ed affidabili o formate attraverso
appositi corsi. Generalità ed indirizzi dei collaboratori dovranno
essere obbligatoriamente messi a verbale. In terreno non recintato,
nel caso i collaboratori non segnalassero la presenza d'alcun cinghiale,
la prova si svolgerà ugualmente nelle zone, individuate preventivamente
dal Comitato organizzatore, corrispondenti a possibili zone di lestra
o di rifugio dei cinghiali. Inoltre potranno essere organizzate prove
su traccia artificiale o allestita utilizzando un cinghiale al guinzaglio
per ormare la pista del test di verifica.
Art. 4
I giudici ENCI potranno essere designati tra quelli abilitati a giudicare
le prove su traccia, in superficie e riporto e per razze da seguita
per il cinghiale.
Art. 5
Il test si svilupperà nelle seguenti discipline:
- verifica dell'indifferenza allo sparo;
- verifica dell'ubbidienza;
- verifica della capacità di tracciatura;
- verifica della capacità d'accostamento al selvatico;
- verifica della capacità di segnalazione della presenza del
cinghiale.
Indifferenza
allo sparo
1. Per verificare l'indifferenza allo sparo si potrà usare
una delle seguenti armi: a) carabina di calibro non inferiore al 5,6
mm; b) pistola di calibro minimo 380/9 mm.
2.
Presenti tutti i cani al guinzaglio saranno inizialmente esplosi due
colpi da lontano per osservare tutti i cani in gruppo e per abituarli
alla situazione.
3.
Successivamente, a gruppi di due o tre, i soggetti saranno giudicati
singolarmente.
4.
Il cane sarà sistemato a dieci metri dall'addetto allo sparo
e potrà essere tenuto al piede con guinzaglio o senza, oppure
potrà essere in posizione di riposo a terra o seduto, con o
senza guinzaglio.
5.
Nell'attimo dello sparo, il cane non dovrà dimostrare timore
o disorientamento, bensì indifferenza o attenzione.
6.
Il soggetto che dimostrerà timore allo sparo non potrà
proseguire alle fasi successive del test.
Verifica dell'ubbidienza
1. Il cane dovrà procedere al guinzaglio o libero a fianco
del conduttore, senza impacciarlo nei movimenti e comunque dimostrando
un certo affiatamento con lui.
2.
Lasciato libero, dovrà rimanere nei pressi del conduttore,
che dovrà dimostrare di avere sempre il controllo del proprio
ausiliare.
3.
Per richiesta del Giudice di sciogliere il cane, il conduttore dovrà
richiamare il proprio ausiliare, che dovrà giungere rapidamente
o in tempi brevi.
4.
Il cane che, una volta liberato, si allontanerà dalla vista
del conduttore e del Giudice per più di dieci minuti, sarà
squalificato.
Tracciatura
1. Il conduttore con il cane alla lunga o libero (in quest'ultimo
caso sarà indispensabile dimostrare un sufficiente collegamento
con l'ausiliare) sarà portato nel luogo di presunto o accertato
transito dei cinghiali o all'inizio della traccia artificiale o allestita
con il cinghiale. Per richiesta del Giudice, il conduttore ordinerà
al cane l'inizio del lavoro e l'ausiliare dovrà segnalare la
traccia calda, il passaggio dei selvatici e dimostrare concentrazione
ed interesse nel seguire la pista segnalata.
2.
Nel caso la zona prescelta per la tracciatura non indichi segni di
presenza della specie (Sus Scrofa) ed il cane, di conseguenza, non
segnali al conduttore alcuna traccia ci si sposterà in un'altra
zona idonea, tra quelle preventivamente segnalate ed individuate dal
Comitato organizzatore e dai collaboratori.
3.
Per i test su traccia artificiale o allestita con il cinghiale al
guinzaglio, il cane portato sul punto di partenza della pista, dovrà
dimostrare attenzione e segnalare al conduttore l'inizio traccia.
4.
Il soggetto che non segnala l'inizio traccia e che non dimostra interesse,
anche dopo sollecitazione del conduttore a seguire la pista, sarà
eliminato.
Accostamento
1. Una volta individuata e segnalata la traccia da seguire, l'ausiliare
dovrà dimostrare di procedere lungo la pista in maniera metodica
e precisa manifestando, nel frattempo, sagacia e passione per il lavoro
svolto.
2.
Durante la fase di accostamento, il cane dovrà procedere muto
o con brevi vocalizzazioni di consenso in prossimità del cinghiale,
ma mai abbaiando in maniera continua ed insistente lungo il percorso
di avvicinamento al selvatico.
3.
Su pista naturale il cane dovrà incontrare il selvatico in
un tempo massimo di 1 ora dall'inizio traccia. Superato il
limite di tempo, il soggetto non entrerà in qualifica. Inoltre
un accostamento disordinato, con poca determinazione e passione con
evidenti cambi di traccia comporterà la squalifica del soggetto
4.
Su pista artificiale il soggetto che per tre volte abbandona la pista,
o dimostra poca determinazione e passione per il lavoro, sarà
eliminato dalla prova.
5.
Sempre su pista artificiale il cane dovrà sviluppare la traccia
entro 45 minuti. In caso contrario sarà squalificato.
6.
Il cane che abbaierà in maniera insistente e continua durante
l'accostamento, sarà eliminato.
Segnalazione
della presenza del selvatico
1. Giunto in prossimità del cinghiale, il cane dovrà
segnalare al conduttore la presenza del selvatico con un comportamento
indicativo o l'abbaio a fermo.
2.
Nel caso la prova si sviluppi su pista artificiale o con l'ausilio
di un cinghiale tracciatore, la verifica si limiterà a valutare
la correttezza del soggetto nel seguire la pista sino a fine traccia,
dove sarà collocata una pelle di Sus Scrofa o la spoglia di
un cinghiale.
3.
Lo svolgimento corretto dell'intera prova sarà confermato dal
giudizio positivo del Giudice, che assegnerà il "Brevetto
di Cane Limiere nel prelievo del cinghiale".
Metodo di tracciatura della pista artificiale
La pista potrà essere marcata da un Giudice, oppure da un esperto
tracciatore designato dal Giudice, almeno un'ora prima della verifica
ed il soggetto non potrà essere giudicato su tracce segnate
da oltre otto ore. Per marcare la pista artificiale, si dovrà
impiegare uno zoccolo di cinghiale legato all'estremità inferiore
di un bastone, oppure applicato ad un particolare scarpone specifico
per la tracciatura. Il tracciatore dovrà imprimere sul terreno
lo zoccolo applicato al bastone o allo scarpone ogni 30-40 cm. e dovrà
segnalare il percorso eseguito applicando sulla vegetazione dei lembi
di carta adesiva bianca. La lunghezza della pista, di circa 1000 m.,
dovrà prevedere due deviazioni a 90°, che saranno evidenziate
in maniera specifica. L'inizio traccia sarà segnalato appositamente
e dovrà essere eseguito imprimendo alcune volte lo zoccolo
sul terreno. A fine percorso, dovrà essere disposta una pelle
di cinghiale oppure la spoglia di un animale ed in quel caso lo zoccolo
per la tracciatura dovrà appartenere allo stesso animale disposto
a fine traccia.
Metodo di tracciatura con il cinghiale
Premessa
Allo scopo di rendere il più possibile attendibile e pratica
la verifica delle capacità del cane Limiere, si prevede l'utilizzo
di un cinghiale da impiegare per tracciare la pista sulla quale sarà
portato il cane da testare. Tale metodo potrà contribuire in
maniera significativa a realizzare dei percorsi il più possibile
rispondenti alle reali situazioni di lavoro venatorio del cane, consentendo
altresì di tracciare più percorsi in un'unica giornata
di verifica, e quindi valutare il lavoro di più soggetti. Inoltre,
tale metodo permetterà di verificare con attendibilità
le reali capacità del cane nel seguire la pista con precisione
e metodo. Il cinghiale da utilizzare per la tracciatura dovrà
essere di sesso femminile, sterilizzato, di età minima di sei
mesi e detenuto in ottemperanza con le norme sanitarie e per la detenzione
di fauna selvatica in vigore nelle diverse realtà regionali
e provinciali. Il responsabile della detenzione e dell'utilizzo dovrà
allenare tale soggetto a seguirlo, con l'impiego di un guinzaglio
o pettorina, senza difficoltà, costrizione ed impaccio lungo
un percorso di almeno 1000 m.. Il cinghiale, individuato e segnalato
alle autorità competenti provinciali e regionali, dovrà
essere in regola con le prescrizioni di profilassi prescritte e dettate
dagli organi veterinari territorialmente competenti e potrà
essere utilizzato solamente nell'ambito regionale in cui èallevato
e detenuto. Prima dell'utilizzo, il Comitato organizzatore della prova
dovrà segnalare la zona d'impiego e chiedere l'autorizzazione
al Servizio Veterinario competente territorialmente. Il responsabile
della detenzione dovrà tenere registrata l'attività
dell'animale durante l'anno.
Metodo di tracciatura
La pista dovrà essere ormata almeno un'ora prima della verifica
e un soggetto non potrà essere giudicato su tracce segnate
da oltre otto ore. Un collaboratore specializzato, identificato e
trascritto sul registro della prova, si recherà con il cinghiale,
legato ad un guinzaglio o pettorina appositamente preparata allo scopo,
nella zona di inizio traccia, preventivamente individuata dal Comitato
organizzatore del test, eseguendo alcuni percorsi irregolari, simulando
il movimento di un cinghiale in pastura. Successivamente, sempre con
il cinghiale al guinzaglio, il collaboratore percorrerà una
pista preventivamente segnalata con lembi di nastro adesivo attaccati
alla vegetazione, sino al punto individuato di fine traccia. Il percorso
dovrà svilupparsi per circa 1000 m e dovrà prevedere
due deviazioni di 90° segnalate in maniera chiara sempre con il
nastro adesivo. A fine traccia, dovrà essere predisposta una
pelle o la spoglia di un cinghiale.
Brevetto di soggetto idoneo al lavoro da singolo su cinghiale
con assegnazione del C.I.C.L.
Norme generali
Art. 1
Il presente regolamento è specifico per i soggetti di razza
Alpenlaendische Dachsbracke iscritti ai libri genealogici riconosciuti
F.C.I. e dovutamente tatuati. . Potranno tuttavia essere ammessi,
e vi parteciperanno sub condizione, anche cani con in corso l'iscrizione
al L.I.R.. Possono essere iscritti al test per il conseguimento del
"Brevetto di soggetto idoneo al lavoro da singolo su cinghiale"
i soggetti che abbiano compiuto i 12 mesi d'età. I cani che
hanno già superato la prova per l'assegnazione del Brevetto
di cane Limiere dovranno eseguire solamente tre discipline:
-
segnalazione del selvatico con abbaio a fermo;
-
inseguimento con voce;
-
rientro dopo l'inseguimento.
Non sono assegnati punteggi e qualifiche, ma solamente un giudizio
d'idoneità. Sono escluse dalla prova le femmine in calore,
ad eccezione per i test organizzati per le sole femmine. Un soggetto
non può essere testato per più di due volte in un anno
e dopo tre verifiche con esito negativo, non potrà più
partecipare ad alcuna verifica.
Art. 2
La prova potrà essere organizzata in terreno libero, in Z.R.C
e all'interno delle A.F.V. o A.A.T.V., in recinto (minimo dieci ettari
e con la presenza di altre specie d'ungulati) o in altra istituzione
di gestione faunistica, in qualsiasi periodo dell'anno. Il Comitato
organizzatore dovrà, preventivamente e congiuntamente con i
Giudici, prevedere il numero dei collaboratori necessari per verificare,
il mattino stesso del test, il passaggio o la presenza dei cinghiali
nelle zone previste per il test stesso. I collaboratori dovranno essere
persone preparate ed affidabili o formate attraverso appositi corsi.
Generalità ed indirizzi dei collaboratori dovranno essere obbligatoriamente
messi a verbale. In terreno non recintato, nel caso i collaboratori
non segnalassero la presenza d'alcun cinghiale, la prova si svolgerà
ugualmente nelle zone, individuate preventivamente dal Comitato organizzatore,
corrispondenti a possibili zone di lestra o di rifugio dei cinghiali.
Art. 3
I giudici ENCI potranno essere designati tra quelli abilitati a giudicare
le prove su traccia, in superficie e riporto e per razze da seguita
per il cinghiale.
Art. 4
Il test si svilupperà nelle seguenti discipline:
-
indifferenza allo sparo;
-
ubbidienza; - capacità di tracciatura;
-
accostamento al selvatico;
- segnalazione della presenza del cinghiale;
-
inseguimento con voce;
- rientro dopo l'inseguimento.
Indifferenza allo sparo
1. Per verificare l'indifferenza allo sparo si potrà usare
una delle seguenti armi: a) carabina di calibro non inferiore al 5,6
mm b) pistola di calibro minimo 380/9 mm.
2.
Presenti tutti i cani al guinzaglio, saranno inizialmente esplosi
due colpi da lontano, per osservare tutti i cani in gruppo e per abituarli
alla situazione.
3.
Successivamente, a gruppi di due o tre, i soggetti saranno giudicati
singolarmente.
4.
Il cane sarà sistemato a dieci metri dall'addetto allo sparo
e potrà essere tenuto al piede con guinzaglio o senza, oppure
potrà essere in posizione di riposo a terra o seduto, con o
senza guinzaglio.
5.
Nell'attimo dello sparo, il cane non dovrà dimostrare timore
o disorientamento, bensì indifferenza o attenzione.
6.
Il soggetto che dimostrerà timore allo sparo non potrà
proseguire alle fasi successive del test.
Verifica
dell'ubbidienza
1. Il cane dovrà procedere al guinzaglio o libero a fianco
del conduttore, senza impacciarlo nei movimenti e comunque dimostrando
un certo affiatamento con lui.
2.
Lasciato libero, dovrà rimanere nei pressi del conduttore,
che dovrà dimostrare di avere sempre il controllo del proprio
ausiliare.
3.
Per richiesta del Giudice di sciogliere il cane, il conduttore dovrà
richiamare il proprio ausiliare, che dovrà giungere rapidamente
o in tempi brevi.
4.
Il cane che, una volta liberato, si allontanerà dalla vista
del conduttore e del Giudice per più di dieci minuti, sarà
squalificato.
Tracciatura
1. Il conduttore con il cane alla lunga o libero (in quest'ultimo
caso sarà indispensabile dimostrare un sufficiente collegamento
con l'ausiliare) sarà portato nel luogo di presunto o accertato
transito dei cinghiali. Per richiesta del Giudice, il conduttore ordinerà
al cane l'inizio del lavoro e l'ausiliare dovrà segnalare la
traccia calda, il passaggio dei selvatici e dimostrare concentrazione
ed interesse nel seguire la pista segnalata.
2.
Nel caso la zona prescelta per la tracciatura non indichi segni di
presenza della specie (Sus Scrofa) ed il cane, di conseguenza, non
segnali al conduttore alcuna traccia ci si sposterà in un'altra
zona idonea, tra quelle preventivamente segnalate ed individuate dal
Comitato organizzatore e dai collaboratori.
3.
Il soggetto che non segnala l'inizio traccia e che non dimostra interesse,
anche dopo sollecitazione del conduttore a seguire la pista, sarà
eliminato.
Accostamento
1. Una volta individuata e segnalata la traccia da seguire, l'ausiliare
dovrà dimostrare di procedere lungo la pista in maniera metodica
e precisa manifestando, nel frattempo, sagacia e passione per il lavoro
svolto.
2.
Durante la fase di accostamento, il cane dovrà procedere muto
o con brevi vocalizzazioni di consenso in prossimità del cinghiale,
ma mai abbaiando in maniera continua ed insistente lungo il percorso
di avvicinamento al selvatico.
3.
Il cane dovrà incontrare il selvatico in un tempo massimo di
1 ora dall'inizio traccia. Superato il limite di tempo il soggetto
non entrerà in qualifica. Inoltre un accostamento disordinato,
con poca determinazione e passione con evidenti cambi di traccia comporterà
la squalifica del soggetto
4.
Il cane che abbaierà in maniera insistente e continua durante
l'accostamento, sarà eliminato.
Segnalazione della presenza del selvatico
1. Giunto in prossimità del cinghiale, il cane dovrà
segnalare al conduttore la presenza del selvatico con un comportamento
indicativo e l'abbaio a fermo.
2.
Il cane che non dimostrerà tenacia nel bloccare il selvatico
con l'abbaio a fermo sarà eliminato.
Inseguimento con voce del selvatico
1. A ridosso del cinghiale, il cane dovrà dimostrare di inseguire
il selvatico in fuga con passione e tenacia, con voce potente, squillante
e continua senza dimostrare esitazioni e titubanze.
2.
E' consentito il comportamento "a pendolo" del cane nel
caso che, durante l'inseguimento, il cinghiale si fermi, consentendo
all'ausiliare un nuovo bloccaggio ed il ritorno dal conduttore per
guidarlo nuovamente sul selvatico.
3.
Il soggetto che non darà voce continua nella seguita verrà
eliminato.
Rientro
1. Il cane che ha incontrato ed inseguito il cinghiale dovrà
rientrare in tempi brevi (max 30-40 minuti) e comunque potrà
essere richiamato dal conduttore su segnalazione del Giudice, dopo la
verifica della seguita con voce. Il superamento anche dell'ultima fase
del test comporterà il rilascio del "Brevetto di
Soggetto Idoneo al Lavoro da Singolo su Cinghiale" valido
per l'assegnazione del CICL.